I FIORI DI MAX



Max Zedelmaier è venuto a trovarmi questi giorni a GiglioCooking. Max è stato certamente il mio allievo più geniale. Bavarese (non chiamatelo Tedesco: i Bavaresi sono un'altra cosa. Come i Toscani), non sapeva una parola di Italiano. Al primo esame scritto, cioè dopo 6 settimane, le risposte in lingua Italiana, erano in perfetta grammatica con tanto di congiuntivi e condizionali. Per non parlare dei suoi altri talenti. Gli ho chiesto più volte perchè non andasse a lavorare alla NASA. Ogni volta mi risponde: perchè là non si cucina.
Ho sempre fatto fatica a considerarlo un allievo. Perchè Max è un Maestro naturale. Ha cominciato ad insegnare subito alla fine della scuola.


E' venuto con la fidanzata friulana, Stefania - tant' è che Max adesso parla un Friulano perfetto, neanche a dirlo... - e il suo amico Victor, secondo chef al Savoy di Firenze. Da gentiluomo qual è, mi ha portato i fiori che ancora ho sul mio tavolo. Fiori di cavolo e gerbere arancioni, perfettamente (con lui questo avverbio è d'obbligo) in tinta col mio arredamento.



Questo è Max, con i "capelli pazzi". In questa foto stavamo recitando in una commedia scritta da un altro genio, Nathan Scott. Max mi uccide alla fine del terzo atto. Per questo gli avevo acconciato i capelli pazzi.

Questi siamo noi mentre "litighiamo" in scena.

GRAZIE PER ESSERE MIO AMICO MAX. TORNA PRESTO A TROVARMI!




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